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testo e regia Michele Cosentini
coreografie Rosario Marotta
con Francesca Del Fa, Guglielmo Lello, Giuseppe Orsillo, Noemi Quercia, Riccardo Sarti
e con Francesca Angeletti, Luca Angelini, Fabio Caposale, Michele Caposale, Simone Caranci, Marco Colagrande, Alessio Fiore, Lorenzo Fioretti, Irene Gigliotti, Silvia J. Guard, Matteo Montingelli, Filippo Noto, Matteo Peleszyk, Davide Ricci, Valentina Rossi, Selene Severini, Alessandro Severo, Damiano Tagliaferri

Sinossi

Gli altri. I diversi da noi. Diversi perché stranieri o musulmani o disabili o, semplicemente, soggetti deboli e insicuri, che si sentono inadeguati e meritevoli, dunque, di essere relegati ai margini o di essere vittime.
Spesso, tra le testimonianze che costituiscono l’ossatura di “The Others”, scopriamo che molti ragazzi -pur esprimendo concetti discriminatori- ci tengono a precisare di non essere né razzisti né intolleranti. In realtà, loro, vedono la “diversità” in termini quasi grotteschi, esprimendo gli stessi stereotipi che quotidianamente giungono loro da più parti.
“The Others” si basa quasi esclusivamente su inchieste giornalistiche e testimonianze reali, raccolte in rete o da documenti di associazioni di volontariato impegnate nella lotta alla discriminazione. La scelta è quella di usare le parole dei ragazzi, parole sincere, dirette, immediate ironiche, spiazzanti, crude, grottesche allo stesso tempo. Sono questi punti di vista, con la loro cifra leggera e mai retorica, a creare i sei quadri di “The Others”.
“OTHERS” è un acronimo, ogni sua lettera disegna una zona d’ombra in cui la discriminazione esercita il suo massimo e più basso potere:
– O come OBESI (inadeguatezza rispetto al proprio corpo)
– T come TALEBANI (discriminazione religiosa)
– H come HANDICAPPATI (discriminazione nei confronti dell’handicap)
– E come EXTRACOMUNITARI (discriminazione razziale e culturale)
– R come RITARDATI (bullismo)
– S come SFIGATI (sentimento di inadeguatezza rispetto a se stessi)