Skip to main content

di e con Maria Rosaria Omaggio

e con

Cristiana Pegoraro pianoforte  e Oscar Bonelli polistrumentista

Non abbiamo ereditato Madre Terra dai nostri antenati,
ma l’abbiamo in prestito dai nostri figli e
a loro dobbiamo restituirla migliore di come l’abbiamo trovata.
(antico detto masai e nativi americani)
 

Si sta diffondendo uno stile di vita più green rispetto al passato, e la consapevolezza che la salvaguardia della natura parte innanzitutto dalle abitudini degli esseri umani. Quanto ne sappiamo? Cosa siamo riusciti a tramandare degli antichi e saggi insegnamenti? Ancora una volta la narrazione è un melologo, una composizione artistica in cui la recitazione di un testo letterario è accompagnata da musica e video. Questo spettacolo è un viaggio tra parole, musica e immagini, per comunicare che il Pianeta Terra è la nostra casa e soprattutto che ne siamo parte integrante. Si va da oriente a occidente e viceversa, riflettendo, emozionando e persino sorridendo col racconto di Maria Rosaria Omaggio sulle nostre manchevolezze. I testi sono punteggiati dalla grande musica ispirata dai suoni della Natura: quella dell’Occidente eseguita dal tocco magico della pianista Cristiana Pegoraro e quella del vasto Oriente che esce dal suono dei tanti strumenti di Oscar Bonelli. Le immagini di Mino La Franca amplificano l’attenzione e la conseguente emozione. «L’uomo è la natura che ha preso coscienza di se stessa», scrisse Elisée Reclus, il più grande geografo dell’800. Un sentimento nuovo che ha tuttavia radici antiche. Oggi avvertiamo fortemente l’esigenza di ritrovare l’origine di atteggiamenti, scelte, come quelle ecologiche, che sentiamo estranee alla cultura ‘antropocentrica’ in cui siamo stati educati o… diseducati. L’uomo è Natura e non il padrone indiscusso della casa Pianeta Terra.

 

 

Testi di Maria Rosaria Omaggio con versi di Mariangela Gualtieri, Giorgio Caproni, Khalil Gibran, Nativi Americani, Nativi Quechua, Haiku di Matsuo Basho, Shakespeare, Karen Shragg, Miao Yin, divagazione con Patrizia La Fonte, Ennio Flaiano, Rainer Maria Rilke, Marguerite Yourcenar, Walt Whitman e Pablo Neruda. Breve bis da “Una nuova coscienza” di Gaber-Luporini.

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.