Skip to main content

di  Maria Rosaria Omaggio

con

Maria Rosaria Omaggio e Grazia Di Michele

Si ringraziano UNICEF Italia per l’utilizzo delle immagini

e Mino La Franca per l’editing

 

Maria Rosaria Omaggio e Grazia di Michele tornano insieme con lo spettacolo “chiamalavita” per celebrare i cento anni dalla nascita di Italo Calvino, ma soprattutto per cantare la pace. Dedicano tutto il lavoro allo sguardo dei bambini che oggi soffrono in Ucraina, in Siria, nello Yemen, in Afghanistan, in Myanmar, nel Medio Oriente, in Sudan, in Etiopia… nei 59 conflitti che ancora infangano la parola umanità. “Ascoltare qualcuno che legge ad alta voce è molto diverso da leggere in silenzio… Sei tanto assorto che tardi ad accorgerti d’una presenza al tuo fianco”. c h i a m a l a v i t a è un calembour, che può essere letto in quattro modi: chi ama la vita, chiama la vita, chiamala vita e persino chi à malavita e arma i bambini o li rende vittime di guerra. Il tema di questo Recital in concerto di e con Maria Rosaria Omaggio, un melologo articolato su musica e canzoni con Grazia Di Michele e due Maestri polistrumentisti, è quello della guerra, della formazione e del disinganno. E chi meglio di Italo Calvino ha offerto parole di saggezza a riguardo? Questo grande scrittore del ‘900 usa ironia sottile e poetica con la lucidità di un linguaggio sincero, sofferto, ma così autentico da arrivare prima al cuore che alla mente. Italo Calvino anche autore di testi di canzoni, di parole legate alla guerra: è questo il volto meno noto di uno tra i più importanti autori italiani del Novecento. Dal 1958 al 1960 fu coinvolto da Sergio Liberovici e Michele Straniero, che collaboravano come lui col quotidiano «L’Unità», nel progetto di Cantacronache e fu invitato a scrivere canzoni realistiche, in opposizione a quelle romantiche in voga in quegli anni. Il primo maggio 1958 Italo Calvino fa il suo esordio come «cantautore», intonando ad un corteo della CGIL a Torino una canzone contro la guerra. E il 24 settembre 1961 parte da Perugia verso Assisi, insieme a Norberto Bobbio, Renato Guttuso e Fausto Amodei per la prima “marcia della pace”, con un cronista d’eccezione, Gianni Rodari. I suoi testi rispecchiano realismo e temi civili, purtroppo ancora quanto mai attuali: pacifismo, condanna del razzismo e della guerra, del consumismo o meglio della difficoltà di relazione in una società sempre più volta al consumo. È anche l’anima dello spettacolo concerto e del CD c h i a m a l a v i t a che Maria Rosaria Omaggio rimette in scena con Grazia Di Michele. Brani a sostegno dell’argomento dello spettacolo sono testualmente tratti da: Il sentiero dei nidi di ragno, Il cavaliere inesistente, L’entrata in guerra, La memoria del mondo e Se una notte d’inverno un viaggiatore. L’andatura e la fiaba Il cavallo guerriero, sono scritte da Maria Rosaria Omaggio. La costruzione del testo rispetta lo stile di Calvino: sembra uscire da un tema, ma un forte filo conduttore riconduce alla guerra e alla circolarità del tempo. Le canzoni scelte dalla Omaggio, a sottolineare il tema della pace, sono quelle scritte proprio dall’inedito Calvino paroliere tra il 1958 ed il 1961 e musicate da Sergio Liberovici: “Dove vola l’avvoltoio”, “Oltre il ponte”, “Canzone triste” e “Il padrone del mondo”. Omaggio integra anche brani poetici di Grazia Di Michele, arrangiati per lo spettacolo: “Chi ama”, “Pane e ciliegie”, “Cose senza nome”, “Angeli” e “Preghiera”. La recitazione è sempre scandita su musica, anche con tre temi di Pelusi e suoni onomatopeici voluti dalla regia. Il tango di sottofondo è “La Paloma”, amato dai nazisti, ed eseguito solo alla fisarmonica. La GUERRA, che da sempre insanguina il mondo, comincia tra il singolo e il singolo, prima di scatenarsi nei giochi di poteri più estesi. Dedicare questo spettacolo al grande impegno dell’UNICEF, che ha concesso la proiezione di immagini toccanti, montate dal video artista Mino La Franca. Il progetto, infatti, aveva ed ha come obiettivo principale quello di sostenere l’UNICEF Italia per aiutare i bambini vittime dei conflitti armati. Nel novembre 2005, per il ventennale dalla sua morte, questo messaggio è arrivato nell’Auditorium dell’ONU a New York, presentato da Ishmael Beah, ex bambino soldato. Il recital in concerto è il contributo concreto a ciò che dichiara la Omaggio come Goodwill Ambassador UNICEF: «I bambini sono gli adulti di domani e aiutarli significa costruire davvero un mondo migliore».

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.